lunedì 30 giugno 2014

Vetrina del 30 giugno 2014

Uscite della settimana
(I titoli in verde sono inediti in Italia)


Ric Roland 4, I Fumetti de La Gazzetta Dello Sport


Ric Roland (Ric Hochet, Le Lombard)
di André-Paul Duchâteau (t) e Tibet (d)
19 - I segni della paura (Les signes de la peur, 1974)
31 - Colpi di sole (K.O. en 9 rounds Coups de soleil) storia breve del 1969
58 - Scritta sul vetro! (Premières armes: Écrit sur la vitre!) storia breve del 1969


Historica 21, Mondadori Comics


9/11: La nascita di Al-Quaida (9/11, 12bis)
di Jean-Claude Bartoll e Éric Corbeyran (t) e Jef (d)
1 - W.T.C. / Atto 1 (W.T.C. / Acte 1, 2010)
2 - Progetto Bojinka (Projet bojinka, 2011)
3 - L'inchiesta (L'enquête, 2011)


Giornalino 26, Periodici San Paolo


Cedric (Cédric, Dupuis)
di Raoul Cauvin (t) e Laudec (d)
tavole

Animali Marini (Les animaux marins en bande dessinée, Bamboo)
di Christophe Cazenove (t) e Jytéry (d)
1 - Animali marini (Les animaux marins en bande dessinée, 2013)
tavole

Il vento tra le sabbie (Le vent dans les Sables, Delcourt)
di Michel Plessix (t/d)
5 (Du Souk dans la Casbah, 2013)
Capitolo 17 - Rissa per un salame (Seconda parte)


Cosmo Color Usa 4, Editoriale Cosmo


Juan Solo (Juan Solo, Les Humanoïdes Associés)
di Alexandro Jodorowsky (t) e Georges Bess (d)
4 - Santo mascalzone (Saint Salaud, 1999)


Serie rossa 21, Editoriale Cosmo


Black Crow (Black Crow raconte, Glénat)
di Jean-Yves Delitte t/d)
1 - L'Hermione (L'Hermione, 2009)
2 - La boussola e l'Astrolabio (La Boussole et l'Astrolabe, 2013)


LancioStory 26, Editoriale Aurea


Plenilunio (Pleine lune, Dargaud)
di Isabelle Bauthian (t) e Luca Saponti (d)
2 - Tu non mi hai dimenticata (Tu ne m'as pas oubliée, 2014) 4a parte

Neandertal (Neandertal, Delcourt)
di Emmanuel Roudier (t/d)
2 - La bevanda della vita (Le Breuvage de vie, 2009) 1a parte

Il sangue dei Porphyre (Le sang des Porphyre, Dargaud)
di Balac (t) e Joël Parnotte (t/d)
5 - Aurore (Aurore, 2012) 4a parte

Killer (Le tueur, Casterman)
di Matz (t) e Luc Jacamon (d)
11 - Il filo logico (La suite dans les idées, 2013) 2a parte


Skorpio 27, Editoriale Aurea

Sincronia (Synchrone, Le Lombard)
di Vincent Delmas (t) e Riccardo Crosa (d)
2 - Il blocco (Le bloc, 2012) 3a parte


Insiders Genesis (Insiders Genesis, Dargaud)
di Jean-Claude Bartoll (t) e Luc Brahy (d)
3 -  Miami's fever ( Miami's fever, 2013) 2a parte

La gioventù di Blueberry (La jeunesse de Blueberry, Dargaud)
di François Corteggiani (t) e Michel Blanc-Dumont (d)
15 - La sirena di Veracruz (La sirène de Veracruz, 2006) 1a parte

Vasco (Vasco, Le Lombard)
di Gilles Chaillet (t/d)
20 - Il mastino di Brocéliande (Le dogue de brocéliande, 2003) 3a parte



Ancora in edicola


Collana Prima 4, Mondadori Comics

Universal War Two (Universal War Two, Casterman)
di Denis Bajram (t/d)
1 - Il tempo del deserto (Le temps du désert, 2013)


Collana Fantastica 5, Mondadori Comics

Le Cronache di Centrum (Les Chroniques de Centrum, Soleil)
di Jean- Pierre Andrevon (t) e Jean-Pierre Afif Khaled (d)
1 - Il lavoro del Furetto (Le travail du Furet, 2004)
2 - Il Furetto e la colomba (Le Furet et la colombe, 2005)
3 - Il Furetto mostra i denti (Le Furet montre les dents, 2007)


LineaChiaraBeDé 2, RW - Linea chiara

Trent (Trent, Dargaud)
di Rodolphe (t) e Leo (d)
3 - Quando si accendono le luci (Quand s'allument les lampes…, 1993)
4 - La valle della paura (La vallée de la peur, 1995)


Cosmo Color 10, Editoriale Cosmo

Juarez (Juarez, Glénat)
di Nathalie Sergeef (t) e Corentin Rouge (d)
Juarez (Juarez, 2012)


Cosmo Color Extra 4, Editoriale Cosmo

Il crepuscolo degli dei (Le crépuscule des dieux, Soleil)
di Jean-Luc Istin (t) e Gwendal Lemercier (d)
La maledizione dell'anello (00. La Malédiction de l'Anneau 07/2009, 2009)


Serie blu 21, Editoriale Cosmo

Frank Lincoln (Frank Lincoln, Glénat)
di Marc Bourgne (t/d)
1 - La legge del grande nord (La loi du Grand Nord 08/2000, 2000)
2 - Off shore (Off shore, 2002)


Serie gialla 21, Editoriale Cosmo

Los Gringos (Les Gringos, Fleurus/Alpen/Dargaud)
di Jean-Michel Charlier (t) e Victor De La Fuente (t)
1 - Viva la revolucion! (Viva la revolucion!, 1979)
2 - Viva Villa! (Viva Villa!, 1980)


Serie grigia 3, Editoriale Cosmo

Hans (Hans, Lombard)
di André-Paul Duchâteau (t) e Kas (d)
7 - I bimbi dell'infinito (Les enfants de l'infini, 1994)
8 - Il volto del mostro (Le visage du monstre, 1996)
9 - La principessa d'Ultis (La princesse d'Ultis, 1997)


Serie nera 7, Editoriale Cosmo

Il grande potere dello Chninkel (Le grand pouvoir du Chninkel, Casterman)
di Jean Van Hamme (t) e Grzegorz Rosinski (d)
Il grande potere dello Chninkel (Le grand pouvoir du Chninkel, 1988)


Serie verde 10, Editoriale Cosmo

Wollodrïn (Wollodrïn, Delcourt)
di David Chauvel (t) e Jérôme Lereculey (d)
3 - Il convoglio (Le convoi 1, 2012)
Parte II - Il risveglio dei morti
4 - Il convoglio (Le convoi 2, 2013)
Parte I - Prima della tempesta


Blueberry 14, Editoriale Aurea

Blueberry (Blueberry, Dargaud)
di Jean “Gir” Giraud (d)
26 - Geronimo l'Apache (Geronimo l'Apache, 1999)
27 - OK Corral (OK Corral, 2003)

sabato 28 giugno 2014

Tintin e I falsari


Per molti anni, Hergé e i suoi eredi  (la vedova Fanny e il secondo marito Nick Rodwell) hanno condotto una vera e propria crociata contro i numerosi falsari che, nel corso dei decenni, si sono appropriati, senza alcuna autorizzazione, dell’universo creato da Hergé. Per anni sono circolati nel sottobosco delle vendite numerose opere apocrife su Tintin, Haddock e compagnia bella, pubblicazioni ben note a ogni vero fan del reporter con il ciuffo.





Ricordiamo le numerose versioni erotiche, la realizzazione de L’Alph-Art, ultimo episodio rimasto incompiuto per la scomparsa dell’autore e realizzato da Rodier, oltre a innumerevoli episodi apocrifi (Tintin et le mystére de la Toison d’or), parodie (quella di Roger Brunel su Circus, per esempio), omaggi (la copertina di Tchiize, rivista di Montreal) e reinterpretazioni di scene famose su Tintin (nome storpiato in tanti modi), disegnati alla maniera di Hergé  non solo in Olanda, Belgio, Francia, Svizzera e Canada ma in tutto il mondo.




 




Già nel 1994 circola il catalogo Tintin et les faussaires per Jour de fete/M.Elm, 28 pagine scritte a mano con un elenco di vendita, abbastanza minuzioso, di edizioni pirate sull’universo di Tintin da richiedere per corrispondenza.



Dopo anni di assurde battaglie legali (per esempio celebre quella contro il saggista Bob Garcia), di divieti irrazionali sull’uso di immagini in opere non in linea con le direttive degli eredi e di ostracismo per personalità della cultura francofona, profondamente tintinofile, considerate prima o poi traditrici o persone non gradite per avere espresso pareri contrari a quelli della Fondazione Hergé (costituita dalla vedova e dal marito attuale), forse qualcosa, oggi, si sta smuovendo. E dal momento che su Hergé e la sua creatura si è scritto tanto, tantissimo, forse in maniera esagerata, come neanche per Tex in Italia o Topolino e Superman, c’era solo un aspetto ancora poco approfondito, i falsi, appunto!


A questo ha rimediato la Mediateca Jacques Baumel di Rueil-Malmaison, una cittadina nella cintura parigina raggiungibile con i treni della RER, che dedica un’interessante mostra  aperta dal 14 giugno al 30 agosto e dedicata alle parodie su Tintin, Tint’inconnues en parodies.


In esposizione trasgressioni, imitazioni, parodie e plagi del reporter con il ciuffo riuniti da Alain Jacques Tornare, curatore dell’esposizione et vice-presidente del museo degli Svizzeri nel mondo. È una carrellata di opere, non sempre di qualità e buon gusto, ma sicuramente interessanti perché hanno per tema il più famoso eroe europeo dei fumetti.

[

L’ingresso della mostra è gratuito e c’è un catalogo in vendita a 12 €. Il giorno dell’inaugurazione si è tenuta una tavola rotonda intitolata À qui appartient Tintin?, domanda interessante e fondamentale perché su questo punto ruota la diatriba ultraventennale fra la Fondazione Hergé (proprietaria dei diritti) e il pubblico internazionale che ancora si diverte con le avventure di Tintin e che si ritiene destinatario dell’opera hergeana. Ovviamente, propendiamo per il pubblico e per la libertà di citazione delle immagini disegnate da Hergé!


giovedì 26 giugno 2014

Olivier Bérlion


Olivier Bérlion, disegnatore, sceneggiatore e colorista francese nato a Lione nel 1969 è certamente uno degli autori più interessanti del fumetto moderno. La sua carriera è strettamente legata a quella dello sceneggiatore Éric Corbeyran con il quale ha realizzato dei piccoli capolavori della bande dessinée. In Italia i suoi lavori principali (Gioventù Bruciata, La commedia dei falliti, Rosangela, Garrigue, La stirpe, sono stati pubblicati sui settimanali Skorpio e Lanciostory dall’Editoriale Aurea.
Zona Bédé lo ha intervistato.


Buongiorno Olivier, come è nata la tua passione per i fumetti?

OB: Buongiorno, innanzitutto grazie per la vostra attenzione. Ricordo che da piccolo volevo scrivere e disegnare storie, così mi sono “tuffato” nella bande dessinée alla scoperta di Asterix, Tintin, Spirou e di un sacco di altri eroi che mi hanno fatto sognare.


Quali sono stati gli autori che sono stati fonte di ispirazione per il tuo lavoro?

OB: L'artista che amo di più è René Goscinny, anche se non si può dire che abbia influenzato il mio lavoro, la mia non è certo una bande dessinée umoristica. Ammiro molto il lavoro di Tabary (Iznogoud) e Lambil, il disegnatore delle Giacche Azzurre. Senza dimenticare Gotlib, Tardi, Baru e molti degli autori che venivano pubblicati su (À Suivre), tra cui Hugo Pratt.


Parlaci della tua lunga collaborazione con Éric Corbeyran

OB: É ovvio che per me si è trattata di una bella collaborazione. Insieme abbiamo sognato e realizzato storie che amavamo entrambi. I suoi testi corrispondevano esattamente a ciò che desideravo e penso che i miei disegni abbiano fatto da eco a quello che lui immaginava mentre scriveva. Abbiamo lavorato principalmente sui nostri ricordi d'infanzia, un’intesa perfetta nella quale condividevamo la nostalgia per il tempo in cui si era giovani e spensierati e nel quale le nostre menti era piene di sogni folli, ma anche il tempo in cui crescevano le nostre ansie e nel quale costruivamo la nostra identità.


Nella speranza che presto venga pubblicato anche in Italia, ci raccontanti come ti è venuta l’idea di realizzare il personaggio di Tony Corso?

OB: Tony è arrivato all’improvviso nella mia vita, non lo avevo proprio previsto. E poi un giorno mi è venuto in mente di realizzare una serie thriller ambientata sotto il sole della Costa Azzurra, un posto che amo moltissimo. All’inizio Tony non doveva essere il protagonista della serie, ma, man mano che andavo avanti con la sceneggiatura, mi sono accorto che gli davo sempre più spazio. Inconsapevolmente era un personaggio che avevo nella testa e che mi stava solo aspettando. Trovo un piacere enorme ritrovarlo mentre scrivo e disegno su di lui.

Conosci il fumetto italiano? Quali sono i tuoi autori preferiti ?

OB: Amo i disegnatori italiani, credo che nel vostro paese ci sia, più che in ogni altro, un numero di disegnatori realistici eccezionali, quasi tutti nati sotto la scuola del «bianco e nero» della Sergio Bonelli Editore. Adoro Dino Battaglia che ho scoperto quando avevo 15 anni e che mi ha davvero folgorato. Mi piacciono anche Vittorio Giardino, Sergio Toppi, Attilio Micheluzzi e, come già detto, Hugo Pratt.


Quali sono i tuoi prossimi progetti?

OB: Ho tre grandi progetti. Il primo è basato su una storia realmente accaduta a metà degli Anni Settanta allorché venne ucciso il giudice François Renaud. Mi sono molto appassionato a questa vicenda, si tratta di un caso ancora irrisolto accaduto nella mia città. Sono partecipe anche di un grande progetto della casa editrice Glénat che mi vedrà impegnato come co-autore delle sceneggiature della serie. L’idea è quella di realizzare una collana di nove album che avranno come tema tutte le Arti. Io non parteciperò alla realizzazione grafica, le nove storie saranno affidate ad altrettanti disegnatori. Infine ho intenzione di sviluppare una serie ambientata negli Stati Uniti degli Anni Trenta, ma per questa è ancora prematuro parlarne.

Coltivi qualche hobby in particolare?

OB: No, nessuno in particolare, ad eccezione delle lunghe passeggiate in bicicletta che faccio percorrendo le strade di Francia con uno zaino sulle spalle. Se potessi viaggerei sempre ...


Cronologia italiana di Olivier Berlion


Gioventù Bruciata (Sales Mioches!)
di Corbeyran (t) e Berlion (d)


1 - Il vicolo cieco (L’impasse, Casterman 1997)
    Lanciostory dal n.17 al n.22 del 2013, Editoriale Aurea

2 - L’île barbe (L'île barbe, Casterman 1998)
    Lanciostory dal n.23 al n.26 del 2013, Editoriale Aurea

3 - La funicolare (La ficelle, Casterman 1999)
    Lanciostory dal n.27 al n.31 del 2013, Editoriale Aurea

4 - Giu’ per il pendio (Mauvaise pente, Casterman 2000)
    Lanciostory dal n.32 al n.35 del 2013, Editoriale Aurea


Rosangela (Rosangella)
di Corbeyran (t) e Berlion (d)


  - La giostra (Le manège, Dargaud 2007)
    Lanciostory dal n.37 al n.40 del 2011, Editoriale Aurea

  - La festa (La fête, Dargaud 2007)
    Lanciostory dal n.41 al n.44 del 2011, Editoriale Aurea

Garrigue
di Corbeyran (t) e Berlion (d)


1 - Un brutto incontro non si nega a nessuno 
    (Personne n’est à l’abri… Tome 1, Dargaud 2008)
    Skorpio dal n.13 al n.16 del 2009, Editoriale Aurea

2 - Vendesi villa
    (Personne n’est à l’abri… Tome 2, Dargaud 2008)
    Skorpio dal n.17 al n.20 del 2009, Editoriale Aurea

La commedia dei falliti (La commedia des ratés)
di Berlion (t) e Berlion (d)


1 - La commedia dei falliti  
    (Première partie, Dargaud 2011)
    Skorpio dal n.6 al n.8 del 2012, Editoriale Aurea

2 - La commedia dei falliti
    (Deuxième partie, Dargaud 2011)
    Skorpio dal n.9 al n.11 del 2012, Editoriale Aurea

La stirpe (La Lignée)
di Berlion, Felix, Galandon e Marie (t) e Berlion (d)


1 - Antonin 1937 (L’impasse, Bamboo 2012)
    Lanciostory dal n.7 al n.10 del 2014, Editoriale Aurea